Vi è dell’amarezza in questi racconti, un’amarezza, scrive Ida Li Vigni nella Prefazione, “sempre però stemperata (e forse per questo più acuta e struggente) dall’arguto spirito toscano che gioca con i rimandi letterari, come nello straordinario affresco di un Inferno popolato di dannati vaniloquenti e imbonitori di false conoscenze o nelle avventure di un Amleto che ha tanto di Parsifal e dei luminosi cercatori della luce, con le presenze grottesche, uscite dai racconti popolati di folletti e creaturine misteriose così care a Pruneti, come il diavolo Bibluk, o il Grande Topo o ancora l’inquietante “santino”, voci di una coscienza che si ribella alle ipocrisie e agli egoismi […]. Dietro questi racconti non troveremo dunque eroi, ma uomini del dubbio che, novelli Amleto, s’interrogano e interrogano il mondo, non si fermano alle prime certezze ma continuano coraggiosamente a ricercare una verità che sanno essere inafferrabile ma comunque fonte di speranza.
O forse un eroe c’è, quel Corto Maltese cui Pruneti dedica due sketchs teatrali; Corto, l’uomo che cambia il proprio destino, che non possiede la linea della fortuna sulla mano sinistra e con un rasoio d’argento se ne incide una da solo, l’uomo che nelle sue mille avventure continuamente si rigenera, l’uomo che non dà mai risposte e che risponde con le domande, il marinaio nipote di una strega e figlio di una gitana che conosce la Kabbala ma anche il linguaggio della Natura Madre.
Quel Corto che non morirà, se ne andrà lontano, estraneo a un mondo dove tutto è calcolo, consumo, egoismo, pronto a tornare però ogni volta che un uomo intraprende la via della Luce”
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LUIGI PRUNETI
Moleskine. Racconti di fiele e di miele
Edizioni Giuseppe Laterza
Bari 2013
pp. 120
€ 15,00
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